I risultati del test condotto sulla campagna “La pubblicità più bella del mondo“ lanciata da Audioutdoor nel mese di marzo su 8.000 impianti pubblicitari di Clear Channel, IGPDecaux e Ipas in 47 città italiane sono andati oltre le aspettative. La campagna, che si sta chiudendo in questi giorni, è stato un esperimento unico nel suo genere perché veicolava in realtà un secondo messaggio che era il vero cuore della campagna. Lanciata con una conferenza stampa cui hanno dato il loro contributo il Presidente di Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi e il presidente di Audioutdoor Giovanna Maggioni ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione e di sollecitare l’interesse dei cittadini sull’apporto di sostenibilità che il mezzo outdoor in tutte le sue forme ed espressioni dà al finanziamento economico della mobilità delle città. Il city label “Pubblicità per la città. Questa pubblicità contribuisce a finanziare la mobilità“ è il messaggio che si vuole dare al cittadino invitando contemporaneamente le aziende che investono in outdoor a utilizzarlo come segno distintivo del loro interesse per la sostenibilità. Proprio per capire l’efficacia della campagna e del city label e la sua visibilità. il gradimento dell’intero progetto ma anche la comprensione del contenuto è stata effettuata una ricerca (i cui dettagli tecnici sono nella tavole in accompagnamento) che ha dato risultati sorprendenti. Intanto ottimo gradimento (6,8 su 10 di scala valore) della campagna che, lo ricordiamo, era composta da solo testo senza immagini per rispondere all’esigenza di informare. Ma era un testo molto colorato, creato ad hoc per il mezzo e questo ha la sua importanza. Quando il messaggio nasce sapendo in quale contesto finisce i risultati sono sempre positivi. La campagna ha suscitato curiosità nonostante il tema non fosse dei più immediati. Interessante come l’obiettivo (informare i cittadini del contributo economico della pubblicità OOH) sia stato percepito da oltre la metà dei cittadini. Solo il 18% sapeva del legame diretto tra OOH e finanziamento dei servizi, mentre oltre il 60% – sebbene lo intuisse – non ne era a conoscenza. Su una scala da 1 a 10 ben 7,1 è stata l’affermazione: è utile comunicarlo e dà un valore sociale alla pubblicità. E’ un messaggio credibile (6,8). Infine la visibilità del city label, che era all’interno della campagna ma che era il vero motivo della campagna, è stata altissima. Oltre i due terzi (66%) di coloro che hanno visto la campagna hanno notato la presenza del city label all’interno della creatività, considerandolo nel 56% dei casi giusto e ben bilanciato quindi non invasivo rispetto al resto della comunicazione. Addirittura il 38% lo considera troppo piccolo. Per chiudere chi ha commissionato la campagna? Non avendo obiettivi di branding non stupisce che solo il 2% la ritenga commissionata da Audioutdoor. La maggior parte dei cittadini ritiene che siano state le municipalità o le aziende di trasporto. Ancora una volta i rispondenti hanno dato giudizi positivi sul mezzo: è utile (informa) è discreto, rende gli spazi urbani più belli e rallegra la città. Nel confronto con gli altri mezzi l’OOH risulta essere quello con il più alto livello di gradimento complessivo.