L’Osservatorio TuttiMedia in collaborazione con gli studenti del Master in Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, diretti dalla professoressa Giovanna Di Rosario, ha promosso la realizzazione di progetti di comunicazione sul Media Freedom Act (MFA).
I lavoro degli studenti sono stati presentati la scorsa settimana durante un incontro con Maria Pia Rossignaud, vice presidente dell’Osservatorio TuttiMedia e Derrick de Kerckhove direttore Scientifico TuttiMedia.
Gli studenti hanno analizzato la libertà di stampa nel contesto digitale, la copertura mediatica del MFA in diversi Paesi e presentato un prototipo di campagna sviluppato per TikTok, Instagram e web interattivi. Un dato critico è emerso da tutte le ricerche effettuate per costruire la campagna: i giovani sanno poco o nulla del MFA.
The Boundaries of Freedom gioco educativo: Media Freedom Act come comunicarlo ai cinesi)
Per comunicare in modo efficace l’European Media Freedom Act (EMFA) agli stranieri e in particolare ai cinesi, Zheng Yingying, Piao Enguang e Li Zimu, hanno progettato un gioco da tavolo educativo chiamato The Boundaries of Freedom,per simulare dinamiche regolative e rafforzare l’apprendimento esperienziale. Il progetto propone il design partecipativo come strategia di comunicazione più efficace di formati tradizionali.
Installazione urbana provocatoria e un account Instagram (@mediafreedomact.eu) –
Alessandro Nappi, Alice Angelillo, Chiara Basso, Francesco La Mantia, Marta Beltrami, Veronica Spagnoli, per diffondere l’European Media Freedom Act (EMFA) tra i giovani, in particolare la Generazione Z propongono un progetto che mira a rendere visibili temi come la trasparenza nella proprietà dei media (Articolo 6), l’indipendenza editoriale e il controllo degli algoritmi. Attraverso un approccio comunicativo creativo, il gruppo ha sviluppato una campagna composta da un’installazione urbana provocatoria, un account Instagram (@mediafreedomact.eu) e collaborazioni con media giovanili. Una fase di ricerca ha incluso un sondaggio somministrato a 71 studenti tra 14 e 21 anni, rivelando scarsa conoscenza del EMFA ma forte interesse per strumenti che rendano visibili i meccanismi mediatici. Il progetto denuncia l’illusione del pluralismo mediatico e propone una narrazione visiva in grado di stimolare consapevolezza critica.
Eyes on Me
Il progetto Eyes on Me, realizzato da Miriam Bissoli, Federica Capano e Serena Troisi punta a colmare la macata consocneza di questo strumento fra i giovani. Questo gruppo ha ideato una campagna visiva interattiva, con poster in stile glitch e un sito web informativo. Il messaggio chiave: “Privacy is not an illusion. It is a right.” Il design assume un ruolo critico per rendere accessibili i temi complessi. Il lavoro dimostra che una comunicazione visiva e coinvolgente può aumentare consapevolezza e partecipazione democratica.
MediaMattersEU Campaign
MediaMattersEU Campaign, realizzato da Angelo Giordano, Mansi Shinde, Junyao Tian e Salvatore Todaro è una campagna di comunicazione che mira a sensibilizzare sul tema della trasparenza nei finanziamenti pubblici ai media, proponendo contenuti visivi accessibili, ironici e adatti ai giovani. La campagna mira a sottolineare il ruolo centrale del design digitale per coinvolgere il pubblico e combattere disinformazione e censura indiretta. Lo stile comunicativo è giocoso e satirico, con forte impatto visivo. Il progetto si conclude ribadendo che conoscere l’EMFA è fondamentale per difendere la libertà di stampa in Europa.
The Wake of Journalism: The Death of Investigative Integrity, and the Impersonation of Expertise in Socio-Political Commentary
Il progetto The Wake of Journalism: The Death of Investigative Integrity, and the Impersonation of Expertise in Socio-Political Commentaryrealizzato da Victoria Stupai, Beatriz Pereira, Alice Figueiredo analizza il cambiamento radicale nel panorama mediatico europeo e globale, focalizzandosi sul declino del giornalismo tradizionale dovuto
al suo non essere più servizio pubblico ma performance.
Il progetto propone una strategia comunicativa artistica che simula un “funerale” del giornalismo, per riflettere sull’attuale crisi informativa.Lo scopo finale è stimolare una nuova consapevolezza pubblica sull’importanza di media pluralisti, trasparenti e affidabili, attraverso forme innovative di comunicazione.
“Verity” – Analysing the EU MFA and Its Reception
Analysing the EU MFA and Its Reception realizzato da Cecilia Mina, Emma Gigante, Ilaria Ziroldo e Sara Boffi propone una strategia comunicativa composta da poster, un sito web e un bot AI (“Verity”), capace di rilevare fake news su X (ex Twitter) e promuovere fonti affidabili. La campagna punta a sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni sull’importanza della libertà di stampa.
DISINFONOL®
Il progetto DISINFONOL®, realizzato da Irene Mercurio e Margherita Rossini il si concentra sul tema della disinformazione sanitaria, ispirato al concetto di infodemia. DISINFONOL® è concepito come un “farmaco simbolico” contro la disinformazione: una confezione contenente pillole, cerotti e un leaflet esplicativo, pensato per informare e proteggere l’utente. La grafica si ispira ai packaging farmaceutici per attirare l’attenzione e rendere il messaggio più accessibile. Una app digitale accompagna il materiale cartaceo offrendo aggiornamenti su fonti verificate. Il progetto unisce ironia e rigore informativo per combattere fake news, promuovere il pensiero critico e valorizzare l’importanza dell’EMFA.
The Double Vision Times: European Media Freedom Act’s Media Perception, Digital Engagement, and Communication Strategies
Il progetto The Double Vision Times: European Media Freedom Act’s Media Perception, Digital Engagement, and Communication Strategies, realizzato da Kamila Mammadova, Martina Pugliese, Rajrupa Biswas, Srujan Ramakant Unavane, propone strategie comunicative efficaci per migliorarne la comprensione: The Double Vision Times. Un concept di comunicazione che attraverso un’interfaccia interattiva visualizza come gli algoritmi influenzano la percezione delle notizie. Il progetto mira a rendere accessibili contenuti normativi complessi mediante design visivo e partecipazione attiva. Si evidenziano ostacoli comunicativi quali linguaggio legale, distanza geografica e bias algoritmici. Il report conclude sottolineando il ruolo cruciale del design digitale per promuovere un impegno civico consapevole.
Digital Culture – 2nd Assignment Report
Il progetto si intitola “EMFA.decode” intende tradurre un regolamento tecnico in una narrazione accessibile ed emozionale. L’obiettivo finale è coinvolgere i giovani e promuovere una maggiore comprensione del ruolo della regolamentazione mediatica per la democrazia.
Bit-by-Bit
Il progetto Bit-by-Bit è una campagna digitale ideata da Zoe Sani, Madeline See, Tee Jia Yu per sensibilizzare gli studenti universitari europei sull’European Media Freedom Act (EMFA). Attraverso un approccio accessibile, partecipativo e visuale – principalmente tramite Instagram e un sito web – la campagna mira a colmare il divario informativo e a stimolare riflessioni critiche sui propri consumi mediatici. Lo strumento centrale è una sfida di 5 giorni personalizzata per aiutare i partecipanti a uscire dalle “bolle algoritmiche” e ad acquisire maggiore consapevolezza mediatica. Il progetto rappresenta un modello replicabile per connettere politiche complesse con il coinvolgimento giovanile.