Comunicazione

I soci dell’Osservatorio TuttiMedia si sono riuniti in Upa per discutere con Cosimo Accoto, Research Affiliate al MIT di Boston, autore de “Il pianeta Latente”, perché il suo è un libro provocatorio  che analizza la società dove è stata detta l’ultima parola, l’occhio è assente e la macchina agisce al posto dell’uomo. Dopo la relazione di Cosimo Accoto, guest star dell’incontro, il dibattito fra i rappresentanti dell’Osservatorio.Ecco di seguito il punto di vista, in ordine di intervento, di alcuni dei soci TuttiMediaMarianna Ghirlanda di IAA Italy Chapter, Saverio Vero di Rai Pubblicit, Maria EleanoraLucchin e Francesco Ottoveggio di Mediaset, Rosella Serra di Google.

Marianna Ghirlanda (IAA Italy Chapter): “E quando sarà la macchina ad operare le scelte di consumo…”

Che l’intelligenza artificiale sia ampiamente utilizzata per la produzione di contenuti, in particolare di testi, per Marianna Ghirlanda, presidente di IAA Italy Chapter, è un dato di fatto. Ma il punto di non ritorno potrebbe arrivare quando e se saranno le macchine – e non più gli esseri umani – ad acquistare beni e servizi. “A quel punto, sarà necessario creare messaggi commerciali in grado di influenzare le decisioni d’acquisto delle macchine stesse – precisa -. Oggi, utilizziamo le macchine per creare contenuti fruibili dagli esseri umani, con l’obiettivo di guidare le loro scelte di consumo. Ma quando, ad esempio, sarà un bot a fare la spesa di casa, ci troveremo di fronte alla vera rivoluzione, contesto in cui il ruolo dell’essere umano diventerà sempre più difficile da definire”.

Saverio Vero (Rai Pubblicità): “IA intelligente? Non ha coscienza”

Definiamo intelligenza artificiale qualcosa che ha assenza di coscienza, secondo Saverio Vero, Rai Pubblicità. La sua visione riporta alle criticità del controllo di pochi sulle innovazioni ed al pericolo per le democrazie sotto attacco della disinformazione. “Ma nell’ambito della biologia e della medicina – dice Vero – l’IA sta dimostrando un impatto positivo nella vita quotidiana di tutti noi, perciò il mio è un invito alla collaborazione perché l’uomo possa sfruttare al meglio le potenzialità creative offerte da questi strumenti”.

Maria Eleanora Lucchin (Mediaset): “Innovazione culturale e educazione digitale dovrebbero andare di pari passo”

Per Maria Eleanora Lucchin, direttrice Documentazione e Analisi istituzionale Mediaset, l’innovazione, che è anche culturale, necessita di educazione digitale: “Penso soprattutto ai minori – precisa – che per l’esperienza professionale, devono essere protetti e quindi educati, perché maneggiano le nuove tecnologie con disinvoltura spesso disorientante che aumenta il divario con il mondo degli adulti”.

Francesco Ottoveggio (Mediaset): “L’uomo resta in the loop”

Francesco Ottoveggio, Head of Media Currencies (Tv, Digital and Radio) presso Mediaset, riconduce la riflessione sugli algoritmi di intelligenza artificiale che la sua azienda inizia ad utilizzare nella gestione dei dati digitali, utili soprattutto per la misurazione della Total audience in Auditel. “Dalla lettura del libro di Accoto – dice – ho rivalutato l’interesse nell’approccio filosofico che tende a far rimanere l’uomo “in the loop”.

Rosella Serra (Google): “L’ importanza della condivisione”

Rosella Serra, Head of Industry Relations, Italy & Greece Google, è fra gli entusiasti. Usa l’intelligenza artificiale, quotidianamente per le potenzialità che offre. Cita l’esempio di NotebookLM, che diventa strumento insostituibile nelle ricerche vocali, attraverso parole ed anche fotografie e video. Per quanto riguarda la regolamentazione dell’IA precisa che Google condivide lo stesso tavolo con altre piattaforme per definire principi etici comuni, dialoga con la Commissione europea e le istituzioni per trovare un punto di incontro sulle normative, come nel caso dell’AI Act, che tocca temi fondamentali quali il diritto delle persone, il copyright, e lo sviluppo di tecnologie di riconoscibilità. Per Rosella Serra, il confronto con istituzioni, associazioni di categoria, è una preziosa opportunità di dialogo per comprendere quanto l’IA possa contribuire alla crescita economica del Paese.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.