Derrick de Kerckhove (direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila) intervenuto al Premio Ischia internazionale di giornalismo ha dichiarato: “Siamo passati da un’epoca in cui il mondo condivideva più o meno la stessa visione della realtà, ad un cambiamento radicale con l’avvento dei social media. Anche la geopolitica ne è stata profondamente trasformata. Il populismo, ad esempio, si è rivelato molto più compatibile con la logica dei social media che con quella della geopolitica classica”.

Geopolitica globale

E poi precisa: “Oggi la politica, grazie ai social, raggiunge e coinvolge chiunque. Ignorare questo cambiamento significa perdere una parte fondamentale della realtà contemporanea.

La nuova forma di guerra consiste nella manipolazione dell’opinione pubblica. Un esempio emblematico è Donald Trump, che ha saputo sfruttare brillantemente i social media per orientare l’opinione pubblica e ottenere il consenso popolare, fino ad essere eletto.

Assistiamo a una manipolazione diffusa e pervasiva: i social media sono diventati strumenti potenti di contaminazione e controllo dell’informazione. La guerra, oggi, si combatte soprattutto influenzando le menti e le percezioni del pubblico”.

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