Anche l’Italia ha il suo ICA Istituto per l’Arte Contemporanea, sul modello di quello londinese che ha fatto scuola in molte parti del mondo. Â

Un’antica fabbrica oggi è la Fondazione ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti, un’istituzione no profit nata dalla volontà, dal desiderio e dalla passione di cinque persone.  Il direttore Alberto Salvadori  che ci accompagna alla scoperta delle opere in mostra è fra questi: “Abbiamo pensato di costruire qualcosa che non avesse precedenti in Italia  – spiega – e non volevamo che fosse né una galleria d’arte commerciale, né un’istituzione rigida, né un museo, dunque, prendendo a riferimento il modello londinese, abbiamo costituito un istituto che comunica la ricerca artistica contemporanea a 360°. Abbiamo preso un immobile in affitto costruito negli anni ’30 e lo abbiamo semplicemente imbiancato perché volevamo che mantenesse quello spirito povero che è quello che piace agli artisti”.

Effettivamente girare fra i grandi spazi di questo edificio a due passi dalla Fondazione Prada e nei pressi del costruendo Villaggio Olimpico è un esperienza  perché  permette di sperimentare la sensazione di essere  a casa degli artisti.

Il lavoro del team che ruota intorno alla fondazione ICA è stato apprezzato a tal punto che tre anni fa Atrium  la ha definito come la miglior fondazione culturale in Italia . Poi  quest’anno Flash Art ha sorpreso con la sua  classifica  che pone ICA davanti alla Fondazione Prada e Bicocca. Non nasconde la soddisfazione Salvadori: “Questo per noi è motivo di grande orgoglio. Continuiamo a raccontare l’arte che anticipa i grandi cambiamenti che verranno”.

 Wooden Travel

Wooden Travel, la mostra personale dell’artista lituano Augustas Serapinas (Vilnius, 1990), a disposizione del pubblico fino al 15 marzo 2025, curata da Chiara Nuzzi,  si inserisce nel percorso di ricerca che la Fondazione porta avanti dal 2019, approfondendo tematiche sociali e culturali .Serapinas, infatti, affronta temi  come il riscaldamento globale, la gentrificazione, la progressiva perdita di saperi tradizionali e di processi umani culturali e la costruzione dell’identità attraverso la conservazione della memoria. La sua opera  si concentra sui possibili cambiamenti sociali e politici nello spazio abitativo contemporaneo, invitando il pubblico ad aprirsi a infinite possibilità di creazione, comunicazione e convivenza verso nuovi scenari formali e strutturali. L’essenza dell’oggi attraverso delle costruzioni in legno.

 

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