Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa, un’occasione per ricordare la storica Dichiarazione Schuman del 1950, considerata il primo passo verso l’attuale Unione Europea. È una giornata che invita a riflettere sui valori fondanti del progetto europeo — pace, unità e solidarietà — ma anche sulle sfide ancora aperte. Tra queste, la piena parità di genere e il riconoscimento del contributo fondamentale delle donne d’Europa nella costruzione e nel consolidamento di questo ambizioso progetto politico, sociale e culturale.

Le donne nella storia dell’integrazione europea

Spesso i racconti ufficiali sull’Europa hanno dato visibilità soprattutto ai padri fondatori — come Jean Monnet, Robert Schuman, Konrad Adenauer. Tuttavia, accanto a loro, ci sono state figure femminili cruciali, che hanno influenzato il cammino europeo, anche se meno celebrate. Politiche, giuriste, attiviste, diplomatiche e intellettuali hanno contribuito a immaginare un’Europa più inclusiva, più equa e più attenta ai diritti umani.

Tra le pioniere si può ricordare Ursula Hirschmann, antifascista e sostenitrice del federalismo europeo, che contribuì alla nascita del Movimento Federalista Europeo. Anche Simone Veil, sopravvissuta alla Shoah e prima presidente donna del Parlamento europeo nel 1979, rappresenta una figura simbolica: donna, europea, promotrice della dignità umana e dei diritti civili.

Donne e Unione Europea oggi

Oggi le donne sono sempre più presenti nelle istituzioni europee. Ursula von der Leyen è la prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione europea. Insieme a lei, molte altre figure femminili guidano portafogli chiave e sono in prima linea su temi cruciali: la transizione ecologica, la digitalizzazione, i diritti fondamentali. La presidente del Parlamento europeo è una donna, Roberta Metsola impegnata a promuovere la parità di genere e che ha ricevuto il premio Donna è Innovazione dall’Osservatorio TuttiMedia.

L’Unione Europea si è dotata nel tempo di strumenti legislativi e politiche a favore della parità di genere: dalla strategia per l’uguaglianza di genere 2020–2025, alle direttive sulla parità salariale e contro la violenza di genere. Tuttavia, le disuguaglianze persistono: la rappresentanza femminile nei ruoli apicali resta bassa in molti settori, e le donne continuano a essere penalizzate nel mondo del lavoro.

Una visione femminile per l’Europa del futuro

In un’Europa segnata da crisi multiple — climatica, migratoria, sociale e democratica — il ruolo delle donne non è solo una questione di giustizia, ma anche di visione. Le donne portano avanti un’idea di Europa più cooperativa, attenta al welfare, alla cura, ai diritti sociali e alla pace. Una prospettiva indispensabile per ripensare modelli economici e politici più sostenibili e umani.

Celebrare il 9 maggio non significa solo rendere omaggio al passato, ma anche dare spazio alle voci di chi costruisce ogni giorno l’Europa, dentro e fuori dalle istituzioni. E tra queste voci, sempre più forti e determinate, ci sono quelle delle donne.

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Maria Pia Rossignaud
Giornalista curiosa, la divulgazione scientifica è nel suo DNA. Le tecnologie applicate al mondo dei media, e non solo, sono la sua passione. L'innovazione sociale, di pensiero, di metodo e di business il suo campo di ricerca. II presidente Sergio Mattarella la ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, associazione culturale creata nel 1996, unica in Europa perché aziende anche in concorrenza siedono allo stesso tavolo per costruire il futuro con equilibrio e senza prevaricazioni. Direttrice della prima rivista di cultura digitale Media Duemila (fondata nel 1983 da Giovanni Giovannini storico presidente FIEG) anticipa i cambiamenti per aiutare ad evitare i fallimenti, sempre in agguato laddove regna l'ignoranza. Insignita dal presidente Mattarella dell'onorificenza di "Cavaliere al Merito della repubblica Italiana. Fa parte del gruppo di esperti CNU Agcom. E' fra i 25 esperti di digitale scelti dalla Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. La sua ultima pubblicazione: Oltre Orwell il gemello digitale anima la discussione culturale sul doppio digitale che dalla macchina passa all'uomo. Già responsabile corsi di formazione del Digital Lab @fieg, partecipa al GTWN (Global Telecom Women's Network) con articoli sulla rivista Mobile Century e sui libri dell'associazione. Per Ars Electronica (uno dei premi più prestigiosi nel campo dell'arte digitale) ha scritto nel catalogo "POSTCITY". Già docente universitaria alla Sapienza e alla LUISS.