La ricerca e la formazione sono le priorità, una vocazione oggi riconosciuta a livello internazionale. L’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione), nato dalla partnership internazionale fra la Regione Siciliana e UPMC (University of Pittsburgh Medical Center), rappresenta un esempio di gestione sanitaria innovativa ed efficiente. La collaborazione col Centro medico dell’Università di Pittsburgh, leader nel settore dei trapianti, ha portato a Palermo esperienze e professionalità maturate in ospedali, centri di ricerca e università di riferimento internazionali. Un meccanismo che nel corso degli anni ha attirato finanziamenti per la ricerca da fondi nazionali ed europei. L’Istituto siciliano oggi è un centro di eccellenza nel settore dei trapianti, sede di importanti progetti di ricerca per garantire ai pazienti le terapie più avanzate e dare una risposta adeguata alle insufficienze terminali d’organi vitali. A dimostrarlo, infatti, non sono solo i numeri (i tassi ISMETT di sopravvivenza a un anno dal trapianto di fegato superano l’85%, a cinque anni il 75% e a 10 anni il 60%) ma anche un recente studio condotto dall’Istituto di ricerca Battelle che mette in evidenza come ISMETT sia molto più di un ospedale di soli trapianti.
La collaborazione di UPMC e i 780 milioni di dollari destinati alla ricerca presso l’Università di Pittsburgh permettono a ISMETT e ai suoi pazienti di accedere alle più recenti scoperte nel campo della pratica clinica e della ricerca biomedica. UPMC è anche pioniere nella medicina rigenerativa per lo sviluppo di tessuti bioingegnerizzati e di organi per il trapianto.
La vocazione di ISMETT all’assistenza ha fatto sì che fosse il primo ospedale del Meridione ad aver ricevuto l’accreditamento da parte della Joint Commission International (JCI, organizzazione indipendente no profit specializzata nella valutazione della qualità delle strutture sanitarie). Oggi ISMETT è anche un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), un ospedale altamente specializzato con sede a Palermo; dispone di quattro sale operatorie, laboratori di microbiologia e virologia, una farmacia, un reparto di anatomia patologica, ambulatori e reparti di endoscopia, radiologia interventistica e cardiologia interventistica. Con oltre 1500 trapianti d’organo eseguiti e risultati clinici di eccellenza, ISMETT è considerato tra i maggiori centri trapianto in Europa.
ISMETT è impegnato sul fronte della ricerca biomedica con un focus di ricerca sulla medicina rigenerativa e le terapie cellulari avanzate. A tal proposito, dal 2006 è attiva a Palermo la Fondazione Ri.MED, centro di eccellenza dedicato a progetti e programmi di ricerca nel campo delle biotecnologie, con particolare riferimento alla trasferibilità dei risultati nell’area biomedica, che annovera tra i propri fondatori il Consiglio dei Ministri, la Regione Siciliana, il CNR e UPMC.
Il successo del progetto di sperimentazione gestionale di ISMETT e l’obiettivo di creare della Sicilia un “hub” di ricerca biomedica sta ora entrando in una nuova fase grazie al nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CRBC) che si realizzerà a Carini (Palermo) e che avrà oltre 600 dipendenti e un nuovo ospedale di ricerca. Il CRBC rappresenta una naturale espansione dell’attività di ISMETT lungo otto principali linee di ricerca: biologia strutturale, biologia computazionale, ricerca di nuovi farmaci, sviluppo di vaccini, sviluppo di dispositivi biomedicali, ingegneria dei tessuti e medicina rigenerativa, imaging molecolare e neuroscienze.
Uno dei campi di ricerca dell’Istituto è anche la medicina rigenerativa. Nel 2007, ISMETT ha inaugurato la propria Unità di medicina rigenerativa e terapie cellulari (“Cell Factory”), una struttura dedicata a promuovere la ricerca traslazionale e le scienze cliniche, e un approccio rigenerativo alla riparazione e al supporto degli organi danneggiati. La Cell Factory effettua trial di ricerca che utilizzano cellule staminali, epatociti e isole pancreatiche per il trattamento dei pazienti.
L’ISMETT è attivo (insieme a UPMC) nel campo delle nuove soluzioni di Information Technology per la gestione degli ospedali e del sistema sanitario. ISMETT ha introdotto la cartella clinica elettronica nel 1999 ed è stato tra i primi ospedali italiani a informatizzare i processi di cura e sicurezza dei propri pazienti.
Per innovare bisogna investire sulla formazione. Per questa ragione a ISMETT la formazione del personale rappresenta una mission fondamentale. Grazie ai suoi vari percorsi formativi, ISMETT eroga in Sicilia e in Italia formazione avanzata nel settore delle scienze sanitarie e biomedicali adottando un modello formativo interno (lezioni in aula e formazione “sul campo”) per i neoassunti ed erogando eventi ECM. I medici partecipano a iniziative di formazione specifica nel campo delle procedure chirurgiche avanzate grazie alla collaborazione tra ISMETT e UPMC, mentre i ricercatori di ISMETT e Ri.MED hanno accesso alla formazione presso UPMC e l’Università di Pittsburgh negli Stati Uniti e in altre istituzioni con le quali ISMETT ha in essere accordi di formazione e ricerca. ISMETT ha inoltre investito nell’alta tecnologia per la formazione utilizzando moderne tecnologie di simulazione per facilitare l’apprendimento di procedure standard e specialistiche. Negli ultimi anni le équipe chirurgiche ISMETT hanno utilizzato tecniche e strategie di avanguardia per contrastare la cronica carenza di donatori d’organo. La Royal Society inglese ha evidenziato come nel 2011 vi erano circa 30.000 pazienti in lista di attesa per trapianto di fegato in Europa e negli Stati Uniti, e che “il 20% di questi è morto” in attesa di un trapianto, spesso a causa della carenza di donazioni di fegato”. L’ISMETT è tra i pochi centri ad avere avviato un programma di trapianto di fegato da donatore vivente. Un esempio dell’impegno di ISMETT a utilizzare avanzate tecniche di formazione è il Centro di Simulazione Renato Fiandaca che utilizza simulatori di ultima generazione per formare i medici. Al Centro Fiandaca è possibile simulare casi clinici reali e le risposte di emergenza, consentendo ai partecipanti di sviluppare le proprie competenze per gestire casi complessi di assistenza specialistica ospedaliera. Gli scenari simulati vengono videoregistrati per consentire ai discenti e ai formatori di verificare insieme i risultati al termine della sessione. Il Centro è dotato anche di uno “skill lab” con attrezzature specializzate che permette allo staff di esercitarsi sulle procedure standard (ad esempio, posizionamento di linee centrali e intubazioni) e specializzate come quelle previste dalle procedure endoscopiche.
Il personale preparato offre una migliore assistenza al paziente. Grazie a questo scambio e al reclutamento e formazione dei migliori medici e chirurghi, l’attività di ISMETT è caratterizzata da elevati livelli di prestazione e risultati. A titolo di esempio, in Italia l’attuale tasso di sopravvivenza post trapianto di fegato è tra i migliori d’Europa. L’ ISMETT si è ripetutamente classificato tra i centri italiani con i migliori risultati (fonte CNT- Centro Nazionale Trapianti), paragonabili a quelli raggiunti dai maggiori centri trapianto al mondo. Ad esempio, i tassi ISMETT di sopravvivenza a 1 anno dal trapianto di fegato superano l’85%, a 5 anni il 75% e a 10 anni il 60%.
I progressi nel campo della genetica e delle scienze della post-genomica, dell’ingegneria dei tessuti, delle procedure e tecnologie chirurgiche, dell’imaging biomedico, della biologia strutturale e di altri campi biomedici offrono piattaforme di sviluppo senza precedenti nel campo delle scienze biomediche, dell’innovazione e dello sviluppo economico. L’ISMETT rappresenta una realtà tutt’altro che statica: negli ultimi anni è riuscito ad assicurare una crescita significativa e ha avuto un notevole impatto sull’economia siciliana, contribuendo a far crescere la reputazione della Sicilia nel campo della ricerca e della formazione.
In data 8 ottobre 2014 con pubblicazione del Decreto firmato il 12 settembre dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sulla Gazzetta Ufficiale, ISMETT ha ottenuto la qualifica come IRCSS – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – che ne attesta il carattere scientifico nella cura e ricerca delle insufficienze terminali d’organo.
Questa qualifica, attribuita esclusivamente a realtà ospedaliere di eccellenza che trattano particolari patologie di rilievo nazionale, conferisce il diritto alla fruizione di finanziamenti statali finalizzati allo svolgimento dell’attività di ricerca relativa alle materie riconosciute.
“ISMETT è nato più di quindici anni fa per colmare una grave carenza di offerta sanitaria in Sicilia: i trapianti. Per porre fine a tale grave lacuna venne scelta la forma del partenariato pubblico-privato tra Regione Siciliana e UPMC, selezionata per le sue straordinarie competenze. In questi anni ISMETT ha non solo raggiunto eccellenti risultati nei trapianti e attivato avanzati programmi di chirurgia cardiotoracica, oncologica addominale e pediatrica, ma è anche diventato un competitivo centro di ricerca e alta formazione – spiega Bruno Gridelli, Direttore d’Istituto -. E tutto ciò con metodi di gestione clinica e amministrativa che ne fanno un modello il cui valore potrà essere appieno sfruttato qualora tali metodi vengano adeguatamente valutati e replicati adattandoli alle varie esigenze del sistema sanitario regionale e nazionale”.
Laura Raimondo, Amministratore Delegato di UPMC Italy ”I risultati di questo studio – presentato oggi a Roma a Forum PA – valicano i confini di ISMETT e della Sicilia, e raccontano del contributo che la sanità integrata alla ricerca può portare alle politiche di crescita, proponendosi quale occasione di riflessione sul ruolo che i progetti basati su una forte componente di ricerca, innovazione, formazione continua e specializzazione tecnologica possono avere sullo sviluppo economico-territoriale di un’area. E’ necessario guardare avanti e puntare alla valorizzazione di tutte le opportunità di occupazione qualificata e sviluppo che si vengono a creare nelle economie basate sulla conoscenza”