Destabilizzate dalle crisi del mondo moderno e dal ciclone Internet, le industrie culturali tradizionali necessitano di un decisivo riposizionamento. Una ridefinizione cui non può sottrarsi un settore portante come quello della televisione. Cambiano le abitudini di fruizione; emergono nuovi modelli produttivi e di business; si afferma la pubblicità responsabile, attenta al rapporto qualità della programmazione/reputazione pubblica dell’inserzionista; la tv di flusso è integrata da una library di prodotti audiovisivi consultabile. Sono questi solo alcuni dei cambiamenti che investono un mezzo di comunicazione tutt’altro che morente. La questione della crisi della televisione non è nuova ma, così come in passato le recessioni sono state seguite da momenti di rilancio, anche oggi la crisi, se ben gestita, potrebbe rigenerare le potenzialità del mezzo. In momenti di difficoltà c’è bisogno dei media della ricomposizione e di un Public Service che diano, in particolare ai giovani, sfuggenti alle maglie dei palinsesti tradizionali, riferimenti e valori che permettano di affrontare il futuro. La questione televisiva passa anche per la competenza e la formazione dei professionisti dell’audiovisivo, spesso in bilico tra codici deontologici poco definiti, etiche personali e generazionali e difficoltà di accreditamento sociale e professionale.

 

Mihaela Gavrila è professore aggregato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma, dove insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Analisi dell’industria culturale e Formati e generi televisivi. Coordina, dal 2005, il Master in linguaggi, produzione e marketing della radio in collaborazione con RadioRai, e ha progettato le attività mirate all’istituzione di RadioSapienza. Presso il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione svolge attività di ricerca su stili di vita, dinamiche del mutamento sociale, consumi culturali, media e tecnologie. Tra le sue pubblicazioni: Quella deficiente della TV. Mainstream Television e Multichannel (con F. De Domenico e A. Preta, FrancoAngeli, 2003) e La Tv nell’Italia che cambia. Qualità e innovazione nell’esperienza televisiva (Guerini e Associati, 2006).

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