Benché fra molte discussioni e polemiche la fotografia viene inconsciamente considerata quale garanzia di veridicità, infatti è anche usata nella medicina per verificare la condizione di salute di una persona.

Quando ho letto che Boris Eldagsen, fotografo e artista, ha rifiutato il Sony World Photography Awards, uno dei premi di fotografia più prestigiosi, promosso dalla World Photography Organization, perché aveva presentato un’opera generata dall’Intelligenza Artificiale, ho definitivamente capito che la mia teoria sulla crisi epistemologica in atto, che significa crisi dei valori di tutta la nostra storia, non è più teoria ma è diventata realtà.

E poi arriva la notizia che la famiglia di Michael Schumacher sta pianificando un’azione legale contro un settimanale tedesco per una “intervista” con il sette volte campione di Formula 1 generata dall’intelligenza artificiale. The Guardian riporta  la storia che aggiunge un altro elemento alla mia riflessione.

La macchina dunque esce da noi ma prende il nostro contenuto e le nostre strategie cognitive. Be aware…

 

 

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Derrick de Kerckhove
Direttore scientifico di Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia. Visiting professor al Politecnico di Milano. Ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell'Università di Toronto. È autore di "La pelle della cultura e dell'intelligenza connessa" ("The Skin of Culture and Connected Intelligence"). Già docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II dove è stato titolare degli insegnamenti di "Sociologia della cultura digitale" e di "Marketing e nuovi media".