La robotica, le molteplici applicazioni per “servire” la persona, il premio “Non solo tecnologie, ma pensiero”, il robot senza testa ma con lunghissimi bracci per dirigere l’orchestra. Di tutto questo si è discusso a Pisa si è discusso nell’ambito del I Festival internazionale della Robotica. Lo sviluppo dei sistemi robotici: una “evoluzione” che sta facendo sorgere numerosi dilemmi etici e filosofici.
“L’evoluzione della robotica è fondamentale per comprendere la sfida culturale e politica della quarta rivoluzione industriale. – hanno spiegato i responsabili del Festival – Viviamo infatti in una nuova era robotica: l’era in cui i robot, una volta solo supporto industriale, escono dalle fabbriche e iniziano ad abitare altri luoghi: l’interno del corpo umano, il mondo sottomarino, lo spazio. È l’era in cui i robot vivono in mezzo a noi, ci aiutano, ci connettono, a volte ci sostituiscono. Soprattutto, i robot, interagendo con noi, ci cambiano e cambiano la nostra società. Intraprendere questo viaggio nella robotica, quindi, significa fare un viaggio nel futuro dell’umanità”.
Il Festival ha fatto registrare oltre 10mila presenze. Numerosi enti e soggetti hanno partecipato alla manifestazione, tra cui anche la Andrea Bocelli Foundation (Abf) che ha preso parte alla giornata dedicata alla cooperazione umanitaria. Nel corso della serata intitolata “A Breath of Hope” lo stesso Andrea Bocelli è stato diretto da YuMi, un robot progettato da Abb. La macchina svizzera ha mostrato al mondo i suoi due bracci meccanici che volteggiavano in aria con tanto di bacchetta.
A conclusione del Festival agli Arsenali Repubblicani si è tenuta la consegna del Premio le Tecnovisionarie 2017 “Non solo tecnologie, ma pensiero”. Il Premio è promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie, fondata da Gianna Martinengo per valorizzare il talento femminile nella tecnologia, nell’innovazione e nella ricerca scientifica, per promuovere progetti e azioni finalizzati alla lotta agli stereotipi e alla discriminazione di genere e per contribuire all’orientamento dei giovani ai mestieri del futuro e verso modelli imprenditoriali sostenibili.