di LUCA PROTETTI –
Più di 20 lingue europee rischiano l‘estinzione digitale a causa della mancanza di supporto tecnologico. E‘ quanto emerge da un studio di Meta-Net, una rete europea di eccellenza che si compone di 60 centri di ricerca in 34 paesi. L’indagine, che è stato preparato da più di 200 esperti, valuta il supporto delle tecnologie linguistiche per ogni lingua in quattro aree diverse: la traduzione automatica, l’interazione vocale, l’analisi del testo e la disponibilità di risorse linguistiche. Il risultato è che il 70% delle lingue analizzate (21 su 30) si colloca al livello più basso, con “supporto debole o assente” per almeno una delle aree considerate. L’islandese, il lituano, il lettone e il maltese ottengono questo voto per tutte le aree. All’estremo opposto si trova l’inglese (“supporto buono”), seguito da olandese, francese, tedesco, italiano e spagnolo, con “supporto modesto”. Nessuna lingua viene considerata avere “supporto eccellente”. Lingue come basco, bulgaro, catalano, greco, ungherese e polacco mostrano un “supporto frammentario”, collocandosi nell’insieme delle lingue ad alto rischio.
Lo studio Meta Net mette in luce la presenza di un altro ostacolo al problema delle barriere linguistiche in Europa e nel mondo. La tecnologia linguistica, che produce software in grado di elaborare il linguaggio umano parlato o scritto – correttori ortografici e grammaticali, assistenti personali interattivi sugli smartphone, sistemi di traduzione automatica, motori di ricerca e le voci sintetiche dei navigatori satellitari – ha il potere di eliminare queste barriere attraverso i moderni sistemi di traduzione automatica. I risultati dello studio mostrano però che ci sono delle lacune tecnologiche enormi, dovute alla mancanza di risorse finanziarie e tecnologiche e al fatto che la maggior parte della ricerca e dello sviluppo si concentra sull’inglese.
Per colmare questo gap culturale e tecnologico Mozilla si è affidato ad un nutrito gruppo di volontari che traducono il browser Firefox in 88 lingue: “Il bello dei progetti open source è che tutti possono contribuire: ognuno può prendere il codice e migliorarlo a seconda delle proprie esigenze. Per Mozilla, le versioni in lingua locale sono sempre state il maggior canale di collaborazione: ad oggi, una comunità di oltre 500 volontari in tutto il mondo ha tradotto il browser Internet Firefox in 88 lingue”, spiega a Media Duemila Barbara Hüppe, Communications Manager di Mozilla per l’Europa. “Grazie al loro lavoro hanno reso il web accessibile a più persone e hanno anche contribuito a preservare il patrimonio delle lingue locali. Per noi – ha aggiunto – è irrilevante che una lingua sia parlata da 100.000 madrelingua o da 1,5 miliardi: tutti dovrebbero essere in grado di navigare sul Web nella propria lingua madre”.
In Europa, molti volontari hanno localizzato Firefox in lingue minoritarie: ne esistono versioni in basco, islandese, e da poco anche in casciubo, una lingua del ceppo slavo parlata da 50.000 persone nel Voivodato della Pomerania sul Mar Baltico in Polonia e in una piccolissima comunità in Ontario (Canada).
“I risultati del nostro studio sono allarmanti. La maggior parte delle lingue europee non dispone di risorse sufficienti ed alcune sono quasi completamente ignorate. Da questo punto di vista, molte delle nostre lingue non hanno futuro”, sostiene il Prof. Hans Uszkoreit, coordinatore di Meta-Net, direttore scientifico presso il Dfki (German Research Center for Artificial Intelligence) e co-editore dello studio. L’altro co-editore, il Dr. Georg Rehm (Dfki), aggiunge: “Ci sono delle differenze enormi tra le varie lingue europee dal punto di vista del supporto fornito dalle tecnologie linguistiche. Il divario fra lingue ‘grandi’ e ‘piccole’ continua ad ingrandirsi. Dobbiamo assicurarci di fornire a tutte le lingue le tecnologie di base necessarie, altrimenti queste lingue sono destinate all’estinzione digitale.”
Considerando che l‘informazione e la comunicazione digitale stanno diventando sempre più dominanti, è fondamentale che il supporto di una sofisticata tecnologia del linguaggio sia disponibile per una vasta gamma di lingue. Rimuovere le barriere comunicative tra le persone con la tecnologia linguistica consentirebbe alle persone di collaborare, imparare, fare affari, e condividere conoscenza attraverso i confini linguistici, a prescindere dalla capacità informatiche. Anche per questo è diventata oggi una delle aree di crescita chiave nella mondo dell’informazione dove grandi aziende internazionali come Google, Microsoft, Ibm, e Nuance hanno fatto grossi investimenti.
Luca Protettì
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