L’Italia può rinascere? Startup e neorinascimento sono una via possibile alla ripresa economica solo se i giovani con idee innovative trovano un tessuto industriale capace di accoglierli e sostenerli.
Riccardo Varaldo, presidente Consiglio gestione della Fondazione R&I ci spiega perchè non riusciamo a esportare innovazione. E’ professore emerito della Scuola Superiore Sant’Anna, di cui è stato Direttore (1993-2003) e Presidente (2004-2012) ed è stato membro dei Consigli di grandi imprese, banche ed istituzioni finanziarie. Di recente ha pubblicato il libro “La nuova partita dell’innovazione. Il futuro dell’industria in Italia” che è vincitore del Premio di letteratura economica e finanziaria del “Canova Club” di Roma per l’anno 2015.
L’occasione è un incontro presso TIM #Wcap Accelerator di Roma, dove grandi imprese quali la Tim, Siemens, Finmeccanica, Mediocredito Italiano spiegano perchè sostenere l’innovazione fa bene al business.

L’Italia è all’8vo posto come numero di pubblicazioni scientifiche. All’ 11mo per brevetti in Europa, ma tutto questo sapere non produce reale economia.
“Se la conoscenza non si trasforma in prodotto non risolleviamo il paese – dice Varaldo –”.
L’Università italiana è il simbolo del sapere che resta chiuso nelle biblioteche. Siamo un Paese dove non si scommette sulle proprie idee. E’ Fabrizio Landi, vice presidente Consiglio Gestione Fondazione R&I a sottolineare che spesso chi fonda Startup resta allo stesso tempo ricercatore all’università in parole chiare: “non ha il coraggio di investire su se stesso. Per gli investitori non è certo un buon biglietto da visita”.
La lezione di questa mattinata intensa è: evitiamo localismi e spingiamo l’Italia verso il cambiamento culturale di cui ha bisogno per crescere.