Il Publisher Day organizzato da Google a Milano attira. Come possiamo noi giornalisti usare l’AI per attrarre il lettore? Le risposte, ed anche le testimonianze, sono state protagoniste del pomeriggio che si è concluso con Melissa Ferretti Peretti (VP e Country Manager di Google Italia).
“Stiamo vivendo un’epoca di profonda trasformazione tecnologica. L’intelligenza artificiale ha già dimostrato un’incredibile capacità di aiutare l’umanità ad affrontare alcune delle grandi sfide sociali che ci attendono, in ambiti fondamentali come la ricerca scientifica e la sostenibilità – ha sottolineato -. Rappresenta inoltre una grande opportunità dal punto di vista economico. Google è da anni impegnata nella ricerca scientifica per lo sviluppo di questa tecnologia a 360 gradi, a partire dalla creazione di modelli di IA come AlphaFold, che ha addirittura portato due ricercatori di Google, Demis Hassabis e John M. Jumper, a vincere il Premio Nobel per la Chimica 2024″.
Ma il focus è l’editoria, la parole chiave engagement.
Il dubbio: come si fa ad attrarre utenti che la ricerca “Digital News Report Italia 2025“ indica come persone che hanno un interesse per le notizie tra i più bassi, ma una frequenza di consultazione sorprendentemente alta rispetto agli altri paesi?
Riccardo Terzi (Head of News Partnerships, Southern Europe | Google | Executive MBA) (dieci anni in Google) sottolinea l’attenzione maniacale della sua azienda all’analisi del comportamento degli utenti “che si traduce in una costante evoluzione dei prodotti messi a disposizione”.
Tutte le sessioni di questo pomeriggio, infatti, sono dedicate al consumo mediale dell’utente ed anche all’evoluzione del motore di ricerca nell’era dell’IA. AI overview, per esempio è la novità. In più l’obiettivo attuale di Google è fare dell’IA generativa una tecnologia a disposizione di tutti. Insomma il 2025 è l’anno dell’IA nella ricerca a sostegno del lavoro dell’uomo, in questo caso a quello dei giornalisti. Infatti nei panel ci sono rappresentanti del mondo dell’editoria italiana che hanno condiviso le loro esperienze, le loro preoccupazioni e le loro visioni. Fabrizio Barbato (Chief Financial Officer Ciaopeople) parla di engagement, algoritmi e notizie. “Non sempre la notizia di qualità è quella su cui punta l’algoritmo – dice”. Evidentemente c’è una asincronia fra l’algoritmo che ripropone informazione che coinvolge più utenti e quella che invece andrebbe supportata. Ma qui al Publisher Day tutti coloro che rappresentano Google ribadiscono l’impegno a sostenere l’informazione di qualità.
“I nuovi comportamenti e preferenze nel consumo di notizie pongono sfide alla creazione di una proposta di valore di notizie differenziata. I social media hanno superato la ricerca e i siti dei giornali, quali fonte per l’informazione – dice Arun Venkataraman (Global News Program Google). Dunque le perdite per gli editori continuano. E allora secondo il ricercatore Google “costruire una relazione è cruciale per la sostenibilità della lettura”.
Strumenti
NotebookLm è protagonista, il Times ha premiato questa applicazione come la migliore del 2024 perché aiuta a lavorare documenti complessi e fa risparmiare tempo. Lo sto provando!
Pinpoint che sostiene le inchieste investigative ed ha già vinto il Cavling Prize, prestigioso premio giornalistico danese.
Google Cloud che usa i dai esistenti per sostenere la generazione di contenuti assistiti dall’intelligenza artificiale personalizzati per il lettore.
Siamo nell’era della reale cooperazione fra tutti gli attori del mondo dell’informazione, nuovi e vecchi media insieme per riportare i giovani all’informazione di qualità? Conto di sì.