Se le riforme che ha proposto venissero adottate, il Parlamento europeo diverrebbe una delle istituzioni più moderne ed inclusive al mondo sulla maternità.
Ne è convinta la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola (Premio Donna è Innovazione 2022) che proprio in queste ore ha tracciato la strada su tutta una serie di iniziative per le deputate mamme. Ma anche per i papà che potrebbero ottenere il diritto di assentarsi per accogliere i nuovi arrivati.
“Nessun rappresentante eletto –ha detto la presidente Metsola, in esclusiva per Notizie.com – dovrebbe essere costretto a scegliere tra il proprio mandato e la genitorialità. Modernizzando le nostre regole, difendiamo equità, uguaglianza e un Parlamento che rifletta davvero le persone che rappresenta. Dobbiamo praticare ciò che predichiamo”.
Le misure sono dedicate al rafforzamento delle norme per i deputati che desiderano continuare a svolgere le proprie funzioni parlamentari durante e dopo la gravidanza. L’iniziativa fa seguito alle richieste di un riconoscimento formale della maternità, della paternità e dei congedi parentali per i deputati europei.
Eurodeputati, assenze giustificate per mamme, papà e co-genitori
Bisognerà però adeguare il quadro giuridico del Parlamento affinché mamme e papà possano esercitare il proprio diritto di voto anche durante i periodi di assenza. Bisogna specificare, infatti, che le deputate in gravidanza hanno già il diritto di essere esentate dalle riunioni. Ora il diritto sarà codificato ed esteso ad altri casi di maternità, aggiungendo un capitolo dedicato ai periodi di assenza.
I deputati che adottano un figlio o assumono responsabilità genitoriali (inclusi padri e co-genitori) avranno anch’essi il diritto di assentarsi. I parlamentari potranno richiedere che il motivo della loro assenza giustificata (maternità, paternità, parentale) sia esplicitamente indicato nel registro ufficiale delle votazioni.
Verrà quindi introdotto il voto per delega. Ovvero la possibilità per un deputato di delegare il proprio voto in plenaria a un altro collega di sua scelta. La presidente Roberta Metsola dovrebbe presentare questa richiesta già al prossimo Consiglio europeo del 26 giugno. Le proposte del Parlamento per la modifica dell’atto elettorale sono bloccate in Consiglio dal 2022, e sarà perciò avviata una nuova iniziativa con una richiesta specifica.
“Ciò non significa in alcun modo –ha concluso Metsola – che il Parlamento rinunci alle sue proposte più ampie di riforma dell’atto elettorale. Significa invece che una soluzione per le assenze legate alla maternità e paternità non dovrebbe essere bloccata da altre questioni. Vedremo se gli Stati membri si opporranno al rafforzamento dei diritti genitoriali per i deputati eletti direttamente dai cittadini. Una volta adottata, l’iniziativa sarà seguita da una revisione dello Statuto dei deputati e del Regolamento del Parlamento europeo”.