Le Postille di PaoloÂLutteri –20 marzo 2025
Non riepilogo qui le temerarie dichiarazioni del nuovo presidente americano e dei suoi stretti collaboratori-adulatori. Già i media ne parlano abbastanza. Quel che mi stupisce è l’avversione di questi autocrati al mondo dell’educazione e della scienza. In particolare sono avversi a coloro che si occupano di futuro e di diritti umani. I testi raccolti dall’IPCC (il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa ai cambiamenti climatici), non sono profezie soggettive, sono analisi delle situazioni critiche del mondo, con prove concrete, testimonianze matematiche, connessioni interdisciplinari, ipotesi con altissimo livello di probabilità. Sono documenti di rischi planetari che negano benessere e sostenibilità al futuro, se proseguiranno le tendenze industriali del capitalismo selvaggio e del consumismo sfrenato.
Non è passato molto tempo da quando i Governi delle Nazioni hanno espresso preoccupazioni e volontà di manutenzione del mondo. Nel 2015 193 Paesi hanno sottoscritto l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che indica 17 obiettivi comuni su questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. A settembre dell’anno scorso, in un summit a New York che ha riunito oltre 4.000 persone tra capi di Stato e di governo, i leader mondiali hanno adottato il Patto per il Futuro. Russia, Bielorussia, Iran, Corea del Nord, Nicaragua e Siria hanno manifestato opposizione al testo, ma non hanno impedito l’adozione per consenso da parte di tutti.
Il governo Usa, oggi affollato di lobbisti interessati a ricavi industriali immediati, taglia gli investimenti di inclusione sociale, ricerche sulla salute, energie alternative, collaborazione internazionale. Io penso che questi leoni gradassi non potranno decidere tutto. I leoni con investitura divina non possono resistere, né potranno uccidere tutte le formiche. I leoni non mettono in salvo riserve per il futuro; sbranano tutto subito, si mangiano anche tra loro. Le formiche, non che siano animali perfetti, per carità, ma almeno pensano un po’ al futuro. E sanno scrivere!
Paolo Lutteri
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Paolo Lutteri
Paolo Lutteri, di Milano, si occupa di comunicazione e marketing dal 1976. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano e Diplomato all’Istituto Universitario di Lingue di Pechino. Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti e all’Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Ha lavorato con il quotidiano Il Giorno, con le società Spe, Sport Comunicazione e Alfa Romeo; con il Gruppo Rai dal 1989 si è occupato di marketing, sport, nuovi media e relazioni internazionali. Ha tenuto corsi presso le Università degli Studi di Milano e Bicocca, le Università di Roma Sapienza e Tor Vergata. Attualmente studia e scrive articoli sull’innovazione culturale e tecnologica, fa parte del Comitato di Direzione della rivista Media Duemila, è socio onorario dell’Osservatorio TuttiMedia, membro d’onore dell’EGTA-Associazione Europea Concessionarie tv e radio, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Eurovisioni, socio e direttore del Centro Documentazione e Formazione della Fondazione Salvetti. e-mail: paolo.lutteri@libero.it