Il Premio Nobel per la Fisica 2025 è stato assegnato ex aequo a John Clarke, Michel H. Devoret e John M. Martinis, tutti e tre legati a università USa e in particolare in California. La motivazione del comitato cita i loro studi pionieristici sulla meccanica quantistica, in particolare per la scoperta del «tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico».
Scienziati
I tre scienziati – Clarke di origini inglesi, Devoret francese e Martinis americano – hanno realizzato esperimenti che mostrano come le leggi del mondo quantistico, quello di atomi e particelle, possano manifestarsi anche in sistemi di dimensioni macroscopiche, tangibili e misurabili. Durante la cerimonia di annuncio, un piccolo coup de théâtre ha reso evidente al pubblico l’impatto di queste scoperte: ciò che accade nel cuore dell’infinitamente piccolo può avere effetti concreti nel mondo che ci circonda.
I miei libri
Quindi a proposito di visione e interpretazione culturale delle rivoluzioni scientifiche mi sento al passo con i tempi per i miei due ultimi libri. Quantum Ecology (MIT Press), scritto insieme a Stefano Calzati e il più recente “L’uomo quantistico” edito da Rai Libri. Ho accuratamente riflettuto su come la logica quantistica, con la sua natura probabilistica e relazionale, possa diventare un paradigma utile non solo per comprendere il mondo della fisica, ma anche per leggere la complessità delle dinamiche sociali, ambientali e cognitive della nostra epoca.
Con il mio libro Brain Frame ho anticipato che computer e telefonino sarebbero state le nostre protesi tecnologiche. Oggi anticipo i cambiamento della società quantistica. Infatti per me l transizione digitale è solo il mezzo per portarci al quantum.
L’accostamento tra scoperte di laboratorio e riflessioni culturali sottolinea un punto essenziale: il pensiero quantistico non resta confinato nelle stanze dei fisici teorici, ma alimenta nuove prospettive che toccano la filosofia, la comunicazione e persino l’ecologia. Il Nobel 2025, in questa luce è un segnale di come il pensiero scientifico continui a trasformare la nostra visione del mondo.