Singapore ha lanciato una nuova iniziativa per sfruttare i punti di forza dei supercomputer classici e dei computer quantistici che lavorano insieme. La conferenza Supercomputing Asia 2025 (SCA2025) dell’11 marzo 2025 è stata l’occasione.  L’ospite d’onore e ministro per lo sviluppo digitale e l’informazione, la signora Josephine Teo, ha annunciato la nuova iniziativa Hybrid Quantum Classical Computing (HQCC 1.0).

“In aree strategiche, la capacità e la volontà di investire a lungo termine sono un vantaggio – ha detto-. Ad esempio, questo approccio ha permesso a Singapore di costruire una solida base nel calcolo quantistico e di impegnarsi in modo significativo con i principali attori di oggi”.

HQCC 1.0 si concentrerà sullo sviluppo di talenti ingegneristici e scientifici nel calcolo ibrido quantistico-classico, dotando Singapore delle competenze necessarie per essere leader in questo campo emergente. Mira inoltre a promuovere lo sviluppo di middleware e algoritmi ibridi, consentendo un’integrazione quantistica-classica senza soluzione di continuità e massimizzando l’efficienza computazionale.

La National Research Foundation di Singapore ha stanziato 24,5 milioni di dollari in questo campo. Gli investimenti servono, l’era del quantum arriva ed anche in questo l’Europa deve accelerare. In questo progetto l’Europa è rappresentata dalla Norvegia che ha firmato un accordo con Singapore per istituire un centro di eccellenza, promuovere l’integrazione HPC-quantistica e collaborare su intelligenza artificiale, tecnologie di gemelli digitali e data center verdi.

 

 

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Derrick de Kerckhove
Direttore scientifico di Media Duemila e Osservatorio TuttiMedia. Visiting professor al Politecnico di Milano. Ha diretto dal 1983 al 2008 il McLuhan Program in Culture & Technology dell'Università di Toronto. È autore di "La pelle della cultura e dell'intelligenza connessa" ("The Skin of Culture and Connected Intelligence"). Già docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II dove è stato titolare degli insegnamenti di "Sociologia della cultura digitale" e di "Marketing e nuovi media".