“Gestire la paura con i media: fiducia, insicurezza e gestione del terrore”: sotto questo titolo, è stata collocata una mattinata di confronto e discussione fra docenti di sociologia, statistici e giornalisti. Tela di fondo, un’analisi delle paure degli italiani e del loro tasso di fiducia/sfiducia nelle istituzioni e nei media. Terreno di confronto, i risultati derivanti dalle prime attività della ricerca nazionale sulla percezione del terrorismo e sull’impatto della comunicazione e delle reti digitali sull’insicurezza percepita.
Il dibattito aveva una traccia volutamente ambigua ‘mediaterrorismo come serial’, che s’adattava bene sia all’accusa, emersa e documentata con forza, che i media costituiscano cassa di risonanza del terrorismo e amplificatori della paura; sia dalla constatazione, incontrovertibile, che i terroristi sappiano usare in particolare i social media per diffondere i loro messaggi e incutere timore.
Aperta e chiusa dal professor Mario Morcellini, che è ora commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), moderata dalla giornalista della Rai Daniela Orsello, la discussione è partita da rapporti di Mihaela Gavrila (Comprendere e contrastare le rappresentazioni della paura) e Ludovica Malknecht (Contronarrazioni per combattere il terrorismo) e di Barbara Varchetta, che ha introdotto esempi americani. A fare eco, giornalisti come il direttore di TgCom Paolo Liguori.
Molto s’è parlato della doppia valenza del giornalismo e dell’informazione, alleati dei cittadini quando vestono i panni del dottor Jekyll della buona narrazione e fiancheggiatori dei terroristi, quando indossano quelli da Mister Hyde della narrazione truculenta.
Il tutto s’è svolto presso il Centro Congressi del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza di Roma ed è stato collocato nell’ambito del contributo della Sapienza alla Settimana della Sociologia, nel segno più ampio de ‘La sociologia di fronte alla crisi italiana’.

Sapienza università di Roma

 

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È attualmente consigliere per la comunicazione dell’Istituto Affari Internazionali; collabora con vari media (periodici, quotidiani, radio, tv) e con l’Unione europea; gestisce il sito GpNewsUsa2016.eu; tiene corsi in Università e scuole di giornalismo. Inizia l’attività giornalistica a “La Provincia Pavese” nel 1972. Dal 1976 al ’79 è alla “Gazzetta del Popolo” di Torino, per la quale nel 1979 apre l’ufficio di corrispondenza a Bruxelles. Nel 1980 passa all’Ufficio dell’Ansa di Bruxelles di cui diventa responsabile nel 1984. Segue per dieci anni la Cee e la Nato. Nel 1989 è a Roma: caporedattore Esteri, caporedattore centrale Esteri, vide-direttore. Nel 1992 è tra i fondatori dello European Press Club, di cui è tuttora segretario generale. Nel 1999 va a guidare l’ufficio Ansa di Parigi e nel 2000 diviene responsabile dell’ufficio di Washington e del Nord America. Dal dicembre 2006 al giugno 2009 dirige l’Ansa. Dopo è successivamente direttore de l'AgenceEurope, di EurActiv.it e vice-direttore de La Presse.