I cambiamenti nel mondo di oggi arrivano forti e impetuosi come venti di tempesta. Non sono uniformi, anzi spesso discordanti, difficili da misurare. Vorrei riassumere qui in poche righe i titoli dei venti fondamentali di questo mutamento intrecciato, planetario, che riempie i mass media e i social network di notizie, ma spesso poi dimenticando i rischi.
1. Sviluppo incalzante della tecnologia, soprattutto informatica e ingegneria industriale. Ogni applicazione ne innesca di nuove, a valanga. Gli algoritmi, le macchine e il doping genetico sono strumenti senza etica, fondati sulle opportunità di ricavi economici, non di valutazioni morali.
2. Aumento incontrollato dell’inquinamento da scorie e rifiuti in aria, acqua, terra. La pianificazione dei rimedi viene dilazionata. Le alternative non sono economiche, perciò vengono trascurate e i consumi continueranno per molto tempo ad essere sostenuti da carburanti fossili.
3. Degenerazione del rispetto dei diritti umani. Arroganza e suprematismo esasperano le disuguaglianze. Sta saltando l’equilibrio sociale tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Si rifiutano le iniziative di inclusione, di assistenza e di collaborazione. La democrazia liberale sembra in pericolo anche nelle opinioni.
4. Nuova geopolitica del pianeta, con leader autocrati, lobbies plutocratiche e democrazie popolari frammentate. I capi di governo sembrano lavorare per il potere politico. Le big tech per il controllo cibernetico totale. Il confronto internazionale si fa tra pochi protagonisti. Le istituzioni internazionali non sembrano avere autorevolezza significativa.
1. Sviluppo incalzante della tecnologia, soprattutto informatica e ingegneria industriale. Ogni applicazione ne innesca di nuove, a valanga. Gli algoritmi, le macchine e il doping genetico sono strumenti senza etica, fondati sulle opportunità di ricavi economici, non di valutazioni morali.
2. Aumento incontrollato dell’inquinamento da scorie e rifiuti in aria, acqua, terra. La pianificazione dei rimedi viene dilazionata. Le alternative non sono economiche, perciò vengono trascurate e i consumi continueranno per molto tempo ad essere sostenuti da carburanti fossili.
3. Degenerazione del rispetto dei diritti umani. Arroganza e suprematismo esasperano le disuguaglianze. Sta saltando l’equilibrio sociale tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Si rifiutano le iniziative di inclusione, di assistenza e di collaborazione. La democrazia liberale sembra in pericolo anche nelle opinioni.
4. Nuova geopolitica del pianeta, con leader autocrati, lobbies plutocratiche e democrazie popolari frammentate. I capi di governo sembrano lavorare per il potere politico. Le big tech per il controllo cibernetico totale. Il confronto internazionale si fa tra pochi protagonisti. Le istituzioni internazionali non sembrano avere autorevolezza significativa.
Se i venti arrivano tutti insieme, la tempesta è perfetta.
Intanto che succede? Succede che prevalgono le motivazioni individuali: è giusto soddisfare i bisogni fondamentali locali, ma è indecente non rispettare la comunità internazionale. Quindi: non pieghiamoci ai venti, non facciamoci ipnotizzare da clamori superficiali e baruffe di politica locale, diffondiamo il senso di consapevolezza e responsabilità sui grandi problemi. Nella loro complessità potremmo trovare percorsi adeguati, meno arbitrari, e una tecnologia controllata ci aiuterà. Se non noi, almeno le prossime generazioni potranno usare la loro intelligenza per le innovazioni che ci consentiranno una civiltà comune di benessere.
Intanto che succede? Succede che prevalgono le motivazioni individuali: è giusto soddisfare i bisogni fondamentali locali, ma è indecente non rispettare la comunità internazionale. Quindi: non pieghiamoci ai venti, non facciamoci ipnotizzare da clamori superficiali e baruffe di politica locale, diffondiamo il senso di consapevolezza e responsabilità sui grandi problemi. Nella loro complessità potremmo trovare percorsi adeguati, meno arbitrari, e una tecnologia controllata ci aiuterà. Se non noi, almeno le prossime generazioni potranno usare la loro intelligenza per le innovazioni che ci consentiranno una civiltà comune di benessere.
Paolo Lutteri